In un supermercato per rinascere
per comprare l'utile per guardare il superfluo
alla cassa per finire
per pagare tutto
per spendere ciò che bisogna spendere
flotte di persone che deviano i loro percorsi prestabiliti
in cerca dello sconto
in cerca della novità
un carrello metallico basta per contenere tutto
quasi una gabbia aperta verso l'alto
una gabbia che si muove con me
una prigione inventata dalla finta libertà degli scaffali
profuma di pane ha il gusto del quotidiano
se poteste vedere ciò che vedo io
se poteste annusare questa plastica bruciata
ci sono giorni in cui si può pensare di evadere
in cui si può pensare di cadere e forse rialzarsi
in cui poter fare progetti strategici per contenere il respiro
per poi liberarlo e dare ossigeno ai nostri piccoli organi
il potere d'acquisto ci rende umani
inconsapevolmente umani
telecomandati dall'interesse per le etichette
il martedì ha una memoria latente
che brucia ancora di inizio
che ha in mente la fine
ieri l'altro ieri mentre l'indomani saremo a metà
percorso viaggio che importa
prendi e getta via l'involucro
il martedì è ancora presto per tutto
il secondo giorno dopo il confine
col sesso che si srotola tra le vie
tra le cosce scongelate al microonde
puttana e banconota
saracinesca di carne al risveglio
senza latte ne alba
sperando in cuore nuovo
sperando in un giorno migliore
ATTENZIONE QUESTO BLOG HA CONTRATTO LA MENINGITE...
SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..
SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..
24 ottobre 2012
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