ATTENZIONE QUESTO BLOG HA CONTRATTO LA MENINGITE...

SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..


31 gennaio 2008

''Fuoco''

Vorresti andare a far la spesa nella centrale atomica esplosa di Chernobyl ?
Come in un film muto, colorato da colori derivanti da restauro. Un film antico del 1916.
Il tempo della prima guerra mondiale , guerra di trincea, guerra non nucleare.
''Fuoco''. E i bombardamenti degli arpeggi. I maxischermi e i proiettori. Sensazioni..
Come andare ad un concerto punk, dove il gruppo ti sorprende, dove il gruppo si snatura o cresce?
Inganni, dubbi. La pendenza della posizione verticale.
Donare la musica ad un film, senza parole, una musica piena e bellissima, inquietudine e dolcezza.
Come di colpo sentirsi piccolo e fragile. Come fanno a convivere due estremi così differenti dentro di me. Impotente ed inerme. Sotto le immagini e la musica.
Sono dentro la vipera senza veleno.
Mi sono perso nei giardini dei ''Giardini di Mirò''.
Un bimbo sordo-muto.
''Bruciami l'anima''.
''Bruciami l'anima''
Bruciala, Bruciami.
Ripiegarsi su se stessi, rannicchiarsi da seduti, chiudere gli occhi, sperare di dormire.
Sensazioni strane..sensazioni strane. Sconosciute.
Cos'è? crollano le difese del mio egocentrismo.
Difese rotte, sono aperto in due.
Qualcuno è muto e mi guarda e non lo posso vedere. Non lo posso vedere. Lo percepisco muoversi intorno a me, dentro di me.
Come quando crolla il governo. Come quando non esistono partiti che ti rispecchiano. Come sembri impossibile arrivare ad un nuovo governo tecnico. Ad un governo razionale
Qualcuno è muto e mi guarda e non lo posso vedere.
Qualcuno è muto e mi guarda e si muove intorno, si muove dentro.
''Bruciami l'anima'' Bruciala Bruciami.

Benvenuti sull’aeroplano
Benvenuti sull’aeroplano

''Quanta passione vuoi'', ''mi spogli di ogni possibile protezione''
Sabotaggio in atto, pioggia nervosa. La grandine si abbatte sulle ali, d'istinto, impatta ruvida.

Nevrosi, attacchi ottici, l'odio per gli effetti speciali.

Benvenuti sull'areoplano
Benvenuti sull'areoplano
Mentre forse mi troverei in una libreria e non so da quale parte.

Benvenuti sull’aeroplano
Benvenuti sull’aeroplano

Vorresti andare a far la spesa nella centrale atomica esplosa di Chernobyl ?
Vorresti andare a far la spesa nella centrale atomica esplosa di Chernobyl ?
Mentre forse realizzo un sogno o mi perdo nel profondo sonno.


Plexiglass

seduto su una panchina bianca, immobile
la pioggia che rende vani i tentativi di muovermi

aspettando di accendere i ricordi morti
mentre spengo quelli vivi
è solo memoria, sono solo sigarette

sigarette senza filtro

gli specchi specchiano specchi
gli spettri non si specchiano negli specchi

Lo spazio enorme tra me e l'infinito
la mia metropoli è vuota
con gli edifici di plexiglass
per proteggere tutto
per far vedere tutto

il tutto del mio niente
il tutto del mio niente

la verità assoluta regna sovrana
in un regno senza persone

Proteggimi col plexiglass oscurato
Proteggimi dal fondo del lago
La bellezza che sfocia nella dannazione
è la dannazione della bellezza

30 gennaio 2008

''Non sono immaginario''

''MA IN QUESTO SEI MIA COMPLICE
LA TUA MAGIA CHE MUORE LA
MIA MAGIA CHE MUORE
IN QUESTO SIAMO COMPLICI

ORA CHE STRINGI UN ALTRO UOMO IMMAGINARIO
E IO
NON SONO IMMAGINARIO
NON SONO IMMAGINARIO
NON SONO IMMAGINARIO
NON SONO IMMAGINARIO
NON SONO IMMAGINARIO''



Se l'amore spara spara più forte anche Jenny

quando lava a mano gli abiti sporchi che non torneranno

mai più così puliti da sembrar nuovi


Mentre la malatti avanza e corre veloce dentro tutt'una generazione

incapace di reagire incapace come l'edera che non fiorisce mai

incapace come noi che non muoriamo mai


INVECE SIAMO MORTI

INVECE SIAMO MORTI ANCHE NOI


28 gennaio 2008

Poesia selvaggia

Nella notte, nella neve dell'Alaska
che cosa ci troviamo, nel trovarci
cosa ci attrae in modo così prepotente

dimensione di libertà come gabbie d'acido
dimensione di libertà, incatenamento, distrazione

noi vampiri di verità e sangue dei vampiri
noi cannibali delle nostre stesse carni

cosa si nasconde in quel doppio filo
che ci lega alla vità più vitale
e alla morte più infernale

puniti per troppa fame
puniti per troppa passione

tanto da scuoiarci tanto da aprire anche le carni
fino alle viscere con le nostre stesse lame
imbrattati di sangue e col cuore morto tra le mani

e continuare ancora cercare e cercare fino all'arrivo dei lupi
fino a farsi sbranare fino a che non rimanga più niente

quando i bambini di una nuova generazione
usciti dalle auto grigie dei propri genitori
si troveranno e si scopriranno soli

Chi troverà il coraggio di parlare?
Chi troverà il coraggio di spiegare?
valori infettati valori degeneranti
così prepotenti da calpestare Dio
col proprio fragile cristallo

Per non tornare mai più indietro
per morire soli per morire di fame

e spero che il colpevole di tutto questo
un giorno paghi quello oggi paghiamo

Per non tornare mai più indietro
per morire soli per morire di fame

25 gennaio 2008

Delucidazioni (risposta a Echoes 1984)

''Le parole sono solo convenzioni. Le etichette loro figlie; siamo esattamente ciò che non diciamo di essere. La mediocrità è un limbo di parole e di involuzione per alcuni; per altri lo stato naturale oltre il quale c'è il buio. Crescere è come amare: non si dice, si fa. Non si cresce per imposizione: per quanto fertilizzante posssa buttare sulla tua piantina, se non ha radici è inutile.Tutti possono insegnare qualcosa, tutti. Si può imparare a non perseguire un cammino sbagliato per noi, si può imparare da un maestro. Certo è che tutti abbiamo da imparare, sempre, anche da in apparenza non ha proprio nulla da dare; soprattuto chi dice di non dover imparare nulla da niente e nessuno, se non da se stesso.Echoes1984''

Premetto, io non ho la presunzione di essere giusto, anzi probabilmente sono la peggior persona e la più sbagliata, so però quando mi sento giusto o sbagliato di fronte alla mia essenza, alla mia interiorità. Sono un soggettivista scrivo per le mie esperienze e per quello che sono.

''Le parole sono solo convenzioni...'' certamente, sono armi, possono ferire, possono colpire, possono essere inutili, tutto è convenzione, tutto ciò che passa, che viene filtrato, dalle camere celebrali è convenzione.
Ma se riusciamo perlomeno ad assottigliare la soglia razionale se riusciamo a sentirle le parole se le VOMITIAMO dall'anima acquistano un forza, un peso e una verità enorme.
La legge dell'inverso (e avrò rotto anche i coglioni con queste pseudo-filosofate da paranoico impazzito che sono sputate fuori da quello che c'è o che non c'è dentro di me), le parole assumono maggior potere di verità se la ragione diminuisce e l'anima cresce. Anima e ragione a parer mio sono inversamente proporzionali.
''Siamo esattemente ciò che non diciamo di essere..'' ecco qui parte la bestemmia porca troia della madonna (con rispetto per gli antichi fasti della città di Troia)..
Dipende dalla verità che uno ha e che una tira fuori mentre cerca di descrivere il suo essere..

IO SO CHI SONO STATO, SO COSA HO SENTITO, SO QUANTO MI SONO COMPORTATO
IO SO CHI SONO, A VOLTE SO SENTIRMI, A VOLTE SONO VUOTO, SO QUANTO MI COMPORTO
IO NON SO CHI SARO', NON SO COSA SENTIRO', NON SO QUANTO MI COMPORTERO'

Rispetto le persone mediocri ma non le stimo. Mediocri ovviamente secondo il mio punto di vista o di svista. Comunque mio comunque sincero.

Per persone mediocri intendo chi sembra un simil computer, chi si ferma alla propria comodità, chi non sa neanche cosa vuol dire essere veri con se stessi.
Quando sono vuoto e quando sento che mi tradisco mi considero mediocre anch'io.

''Crescere è come amare non si dice si fa..''
L'amore che ho vissuto io era condivisione totale e in libertà anarchica di quello che ero. Non avevo un modo d'amare se non essere me stesso con chi era se stessa.
E per tutto quello che mi ha dato e che mi ha tolto considero tutt'ora quella forma d'amore, la più bella in assoluto.
Si cresce anche per imposizioni. Sia interiori che esteriori. Sicuramente non è il miglior modo. Chi non ha radici non può nascere!

Tutti possono insegnare qualcosa è vero! Possono insegnarci i più svariati modi di comportarci le più svariate tecniche...
Sono le emozioni, i gesti, le parole, le idee e i pensieri che nascono da scambi con altre persone che casomai ci insegnano e ci fanno crescere.

Crescere nella nostra verità e natura credo però che spetti solo a noi.
Come è possibile che qualcuno ci insegni a sentire? com'è possibile che qualcuno ci insegni ad avere un'anima?
com'è possibile che qualcuno ci insegni a credere in alcuni valori che non sentiamo nostri?

tutti possono metterci a conoscenza di quello che sono e della loro esperienza...ma non si insegna una cosa che non può essere recepita...e tutti non recepiscono le stesse cose.

Io in moltissimi campi (e mi scappa anche da ridere dicendo campi perchè nell'attesa di un lavoro faccio anche il contadino o floricoltore o coadiuavante agricolo) ho da imparare da tutti, posso essere arricchito da tutti, ma esiste qualcuno che mi possa ''far imparare'' la mia anima...
La poesia, la filosofia, la musica, la letteratura, l'arte gli scambi forti, svegliano ma se certe cose non sono già vive dentro di te come fanno ad essere svegliate?

Mi appassionano moltissimo queste conversazioni prego alle tre o quattro anime disgraziate che leggono questo fottutissimo blog di lasciare un commento se ne hanno voglia..(va benissimo anche un fatti fottere o un chiudi questo blog di merda) e poi magari possiamo anche aprire un forum..un forum paranoico se vi va...lo possiamo chiamare ''quando per ammazare il tempo ci sconvolgevamo'' oppure condanniamo a morte quell'idiota e gran pezzo di coglione di territori della follia in arte Simone.

24 gennaio 2008

Aprire gli occhi scopando le parole

Quando per scelta. Quando muore la scelta e sei vero. Sentirsi. Riconoscersi. Amarsi.
''non dirai che a casa tua non ti hanno fatto comprare le chitarre ce ne hai tre'', rido, rido amaro, dico ironicamente ''eh si grazie'', le mie tre chitarre, due regalate e una che, per usare un toscanismo o meglio ancora un pesciatinismo, mi sono letteralmente ''levato dalla pelle''.
Mio padre ha sempre agito per il mio bene, ovviamente secondo lui.
E ci credo. Ed è vero. Ovviamente secondo lui.
Danni. Danni. Danni da anni.
Forse Altruismo. Altruismo secondo concezioni stagnanti.
Lavorare duro, farsi una posizione. Impegnarsi sempre nel proprio lavoro.
Farsi una famiglia farsi un domani. Le soddisfazioni.
Impegnarsi. Fare le cose perbene.
Essere perbene. ''Che l'onore non si compra in farmacia''.
Finti dipinti di grigio.
Come se le persone potessero sapere qual'è il bene degli altri.
Come se le persone si potessero permettere di agire per il bene degli altri.
Il bene già. Ma chi lo sa qual'è il bene. Il bene che non esiste.
Io voglio agire per chi sono davvero, per quello che sono davvero.
Agire, agire, ''Bisogna sceglier bene ma bisogna sceglier presto''.
E la scelta non esiste se non ti tradisci. Agire e fallire. Fallire e riuscire.
L'egoismo, egoismo, egoismo o forse no?
''La libertà deve liberare l’unicità quale dimensione autentica dell’individuo, la libertà così posta è teoricamente infinita e senza confini, io individuo e solo io posso sottoporla a dei limiti''
La legge dell'inverso. La prepotenza contro gli stereotipi, contro i luoghi comuni.
Come se essere egoisti non significasse essere veri, essere se stessi.
Qual'è ''il vero egoismo''? Svuotarne il contenuto ribaltarne il senso.
Secondo me, l'egoismo è tornaconto, è pensare al proprio comodo. L'egoismo è opportunismo.
Ed è profondamente diverso dalla verità.
Come se cercare di essere sia facile. Senza compiacere nessuno.
Come i professori e gli studenti di educazione artistica. Quelli che sono convinti di insegnare l'arte. Quelli che sono convinti di imparare l'arte. Come se l'arte abbia delle regole. Come se l'arte debba essere imparata.
Imparare cancro di conoscere.
Insegnare cancro di spiegare.
Disimpararsi, disinsegnarsi.
Creatività pura, Anarchia pura.
Gregari siete solo dei gregari un giorno vi staccherò tutti in salita, in pianura e in discesa.
Parlate di tecnica. Che va usata come la razionalità, come un'arma.
Paragoni in una palude. Anima come creatività, tecnica come razionalità. Tecnica gabbia della creatività, la creatività che facilmente si incanala da sola nella tecnica e va a morire. Pericolo. Chi può vedere apra gli occhi!!
Bisogna usare bene le armi. Bisogna usare male le armi. Bisogna usare anche se non è il mare.
Avrò per sempre diciott'anni, morirò a diciott'anni. Il mio splendore, la mia rovina. Tutto il mio buio, tutta la mia oscurità.
Distruggere niente, il fondamento della vita.
Pensare che tempo fa scrissi una simil canzone dove c'era scritto ''é venuto il momento di aprire un'azienda è venuto il momento di creare profitto''. Citarsi. Arroganza e presunzione. Non sono abile. Non me ne frega un cazzo in fondo di essere adatto. Ma forse si sono proprio arrogante.
Non cambierò mai. La mia azienda è fallita prima di fare il bilancio e me ne vanto.
Quanto sarebbe bello se ognuno facesse ciò che gli è naturale fare, se ognuno facesse ciò che sentisse.
E gli assassini perchè uccidono?
Può essere una vocazione naturale uccidere?
Quanti assassini ci sarebberò?
Forse tutti noi lo siamo un po', ci uccidiamo, uccidiamo e chi non lo fa non può per incapacità, o peggio ancora non vuole perchè non ha il coraggio ed è castrato dalle sue stesse imposizioni che in quanto tali sono finte.
Come chi cade sempre in piedi, come chi cade e per dolore muore e si rialza un'altra persona.
Paura di soffrire. Non darsi in pasto.
Come chi è così illuso da pensare che cadere e soffrire in fondo sia bellessimo e sia necessario per non cambiar natura.
Sono un illuso. Lo sono sempre stato.
Natura, Verità e Sensibilità.
E chissà se il dolore invece faccia da vaccino per l'inconscio. Se ci inibisca il sentire.
Chissà? Certezze come macerie. Certezze come macerie.
Domande paranoiche. Interrogarsi interessarsi sconvolgersi emozionarsi.
Quanto mi piace il mio mondo. Vado in culo anche ai manicomi che sono stati chiusi.
Come al concerto all'Arteria in quel di Bologna.
Vasco ''e gli egocentrici sono scappati dai condomini''
Io '' no, si sono biodegradati, i condomini però''.
Rivoluzionerò la poesia, la filosofia, qualche persona che possa essere rivoluzionata.
Forse. Difficilmente. Molto Difficilmente.
Semi impossibile. L'impossibile che non esiste.
Oppure non farò mai niente di tutto questo e finirò per sconvolgermi talmente tanto fino ad arrivare alla pace eterna.
Probabile. Molto probabile.
O forse finirò per normalizzarmi. Come sconfiggersi e perdersi.
Non credo ma lo spero, non lo spero ma lo credo. Non credo ma non lo spero.
Negazione ma Negazione. Negare il negabile.
Poi arriva il parroco a benedire la casa. Io che non ci voglio essere, mia madre che quasi si mette a piangere, che mi ci vuole per forza.
Così ci vado. Così sono buono. Così non sono egoista. Così lei è contenta la mia famiglia è contenta, il parroco è contento, perchè ci sono anch'io cosa importa se non ci voglio essere e lo sanno tutti, l'importante è che ci sono.
GREGARI E BIGOTTI.
Mentre la mia famiglia insieme al prete dice il padre nostro, io canticchio sottovoce ''Anarchy in the uk'' dei pistols e poi scorgo sulla panca la mia chitarra.
Che ride, mi deride, ride forte, ride volgare. Gli chiedo telepaticamente che cazzo ride e lei mi risponde che sono ridicolo.
E ride più forte. Io la amo la mia chitarra e lei no. Lei non mi ama e continua a prendersi gioco di me. Mi dice che sono ancor più ridicolo dei miei barrè. Predicare bene razzolare male continua.
E ancora ''Ma adesso sei buono e sei altruista anche tu. Ma adesso compiaci anche tu le persone. Bravo Simone''
E ride. Io che mi incazzo e le dico che le romperò tutte le corde. Lei risponde ironica che lo faccio di già mentre la suono.
Io che mi incazzo e mi scende una lacrima nera di rabbia da un occhio.
Io che amo la mia chitarra e lei no. E lei è l'unica che mi fa sentire mediocre.
Così infinitivamente mediocre. La mia chitarra è una dea nera. La venero.
Fraintendersi, franarsi addosso, paracularsi.
Come specchiarsi gli occhi e credersi simile nello sguardo a de andrè.
Fraintendersi, franarsi addosso, paracularsi.
Gregario. Ma un giorno mi staccherò da solo, un giorno staccherò anche questa parte di me.
Non fingere. Decadentismo e scavare nelle coscienze.
A fondo nel profondo, più in fondo del fondo.
Tutto come non curarsi, non addormentarsi.
Forse Distruggersi. Distruggersi.
Svegliarsi, violentarsi, penetrarsi, aprirsi, oltrepassarsi, illudersi, ammalarsi, colorarsi, ferirsi, scavarsi, cercarsi, trovarsi, dilatarsi, addolorarsi, viversi, condividersi, sfondarsi, scoparsi, sconvolgersi, rivoluzionarsi.
Verità, Verità, Verità.
Il seme nero. Il seme della rivoluzione. Il seme del degeneramento.
Tutti i colori. Su sfondo nero lucido e brillante.
''Non usate precauzioni lasciatevi infettare'' da voi stessi ovviamente, da voi stessi.
Chi può vedere apra gli occhi !!
Chi può vedere apra gli occhi !!

23 gennaio 2008

''E si fermavano i tram per deridermi''

Come fermarsi per farsi deridere dai casellanti. Come fermarsi perchè la tua macchina si è fermata al casello e non parte più. Come pagare vedere la sbarra alzata e non potersi muovere. Come spingere l'auto per duecento metri e non avere più fiato. Come i concerti di vasco. Ovviamente vasco brondi alias le luci della centrale elettrica. E ci tengo a dirlo.. Come l'ironia e l'infinità di vasco. Come il suo sistema di amplificazione che funziona a rate. Canzoni con la meningite per anime di criptonite. La bellezza della nuova versione di ''dai garage a milano nord''. E poi ancora ''fuori dai finestrini sporgersi le braccia e le lamiere storcersi e poi dirmi guarda come siamo friabili''. Come uccidere una biro. Come il velo sui tuoi occhi nei nostri incroci di sguardi interrotti. Come la dolcezza e la bellezza di Justine che mi dice che andrà tutto bene, che mi dice che sono speciale, come le sue mani bianchissime con le dita sottili e affusolate che stracciano il foglietto che violentavo con la biro. Come scherzare con vasco sulla sua pancia che cresce bevuta dopo bevuta, concerto dopo concerto. La pancia come la malattia. Come per sbaglio e per gioco trovarsi a fare il distributore di carta igenica nel bagno delle donne ricevendo consensi all'unanimità. Come notare un paio di scarpe rosse e vedere l'olanda. Come lo splendido posto che è l'Arteria. Come la meravigliosa atmosfera di certe cene a Bologna bagnate dal cabernet sauvignon ''colli d'imola'' DOC. Come passeggiare a Bologna leggendo altri libertini di tondelli. Come l'umidità incredibile che sembra una rete fitta di micro proiettili. Come comprare due libri bellissimi spendendo quindici euro. Come perdersi in una libreria e ritrovarsi nei libri. Come farsi invidiare dalle ciminiere per quanto fumo. ''Per arrenderti per accenderti le sigarette con i fulmini''.
Come rompere i finestrini a una persona.
'' e si fermavano i tram per deridermi ''
'' e si fermavano i tram per deridermi ''
E io rido di loro delle loro anime zoppe, rido volgare, della loro incompiutezza e dei loro binari.
E forse anche tutto questo è un po' di quello che non c'è.
Poi entro in casa, sono le due passate fumo l'ennesima sigaretta, penso nervosamente, sensazioni e pensieri positivi e vado in camera mia ed inizio il solito rituale.
''Sono vecchio, sono passato, sono irreale, sono fuori tempo, sono goffo, sono un fantasma, sono un illuso e sto per venire '', ''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
Esplosione, vita e morte. Poi il sonno a placare tutto aspettando di nuovo godot aspettando di nuovo il mattino.

19 gennaio 2008

Saggio numero zero (filosofia di un coglione)

Svuotare le parole ribaltarne il senso renderlo materiale genetico, materiale proteico in un deserto, in un mare e in un cielo tutto al contrario, la forma che assumono le stelle è quella di mille lampioni, le nuvole nel mare e il cielo di sabbia del deserto azzurro.
La regola dell'illogicità dei processi, la legge dell'inverso.
Ho sempre provato un'amore immenso per la fantasia, ed è incredibile la sua forza quando impatta con la realtà, quando riesce a vincerla. Credo che anche Nietsche ne dovesse essere attratto, e credo che il suo possederla in quantità enorme sia stata la chiave per aprire le porte del concetto del relativismo e dell'annientamento dei valori costituiti, secoli e secoli di cultura assodata e fossilizzata su certezze rese inviolabili dalla cecità della massa finalmente spazzati via.
il concetto di nietschze è un tesoro meraviglioso, abbattere la convinzione in se, la nascita del superuomo nella sua condizione di sublimità che riesce ad essere padrone di se stesso. Colui che riesce a non essere schiavo dei suoi mali e delle sue virtù, del suo intelletto e della sua razionalità. Colui che riesce a fondere gli estremi dei concetti di anima e ragione, ma che riesce a controllare il tutto secondo una chimica scientifica.
Tutto ciò però sembra impossibile, come fare per fondere due parti della natura umana che sono antitetiche, senza un compromesso?
Il compromesso stesso che è il più grande cancro della verità e della vita.
Nietsche parla anche di isolamento di tali parti in camere cerebrali diverse comunque racchiuse nel solito organismo. Sicuramente un pensiero molto affascinante, che però porta ad un nuovo equilibrio statico poichè posto in condizione di controllo, un equilibrio comunque idilliaco ma cosa conta poi l’equilibrio se per raggiungere quell’universo paradisiaco della felicità assoluta abbiamo bisogno solo del sentimento e della sua dirompente instabilità.
Il razionale in realtà a parer mio serve per relazionarsi con gli altri, per costruire rapporti di carta per nasconderci, la razionalità dunque va usata come un'arma.
Mi sono chiesto cos’è che spinge gli scienziati alla ricerca, sicuramente non la razionalità ma la passione. Usano l’intelligenza per scoprire ciò che è guidato da fili meccanici, ma l'inizio lo zenith del percorso, la spinta che hanno, appartiene alla sfera delle emozioni e delle passioni. Anche la scienza parte da una sorta di processo illogico.
E' il momento dunque di reinventare il superuomo.
Parte della filosofia conosciuta fin qui ha torto marcio.
La ragione è solo un'arma, al di sopra del bene e del male non c'è niente. Non esiste niente. Il bene e il male stessi non hanno un valore intrinseco. La verità nella sua forma senza contorni ha il niente dentro, ha la distruzione dentro. Distruggere niente. Sembra tutto così paradossale ma è tutto estemamente neccessario per attivare il processo vitale dell'esistenza intesa nel suo senso più nobile . Quest' ultima, intrisa di un aurea di divinità e di purezza enorme si scontra con la condizione di miseria umana che impedisce molte volte di afferrare questo infinito luminoso tra le mani e conseguentemente porta ad un inevitabile senso di morte privato della morte stessa.
Mi chiedo ancora chi realmente possa capire tanto strazio.
Chi possa ancor accollarsi il peso dell'assolutismo di una verità ancor più agghiacciante, la morte è eterna, la morte non muore mai.
L'istinto è animale, la ragione è freddezza. La sensibilità è la chiave ed è conservata dall'umanità come un segreto prezioso o come un ospite più o meno ingombrante di cui vergognarsi.
Osservando le persone sembra lampante la differenza enorme che le distingue. Tutte le persone hanno una sensibilità che definirei umana. Una sorta di commiserazione di compassione verso le cose e gli scambi che muovono la coscienza ma anche la passione più o meno sentita per determinati interessi.
Ma c'è un'altra branca della sensibilità, che racchiude al suo interno colori allucinogeni, verbi assoluti, una sensibilità che rende ciechi nella realtà e che spalanca gli occhi e dilata le pupille verso un mondo destabilizzante e inverso, verso un mondo assurdo e sacro, verso quello che non c'è.
Coltivare questo tipo di sensibilità, anche se in realta non credo esista un modo per farlo, è molto pericoloso e affascinante allo stesso tempo. Una sensibilità che definirei artistica intendendo appunto l'arte come lingua universale di tale sensibilità.
Il nuovo superuomo, il prototipo della vittoria del nostro dio interiore, sarà colui che è in grado di liberarsi da tutto ciò che è mediocre, di fondersi e diventare un urlo infinito all'unisono con la sensibilità artistica. Colui che diverrà un onda estrema in tutte le cose che lo appassionano. Colui che riuscirà a vincere il tempo e a nutrirsi del tutto dei propri amori consumandoli nell'amore. Una sorta di cannibale, mostruosamente vivo, che si ciba sempre dell'assoluto delle cose e che riesce a far morire la morte dell'anima e del sentimento.
Il nuovo superuomo dovrà nascere per abbattere le nuove convinzioni, il relativismo e la morte, rendendo le proprie passioni naturali, assolute ed eterne.

11 gennaio 2008

Sinergie fra campi sensoriali diversissimi

I fiumi di lava che sfociano dalle bocche dei vulcani, la distruzione di massa, massacri di famiglie, la guerra civile, l'unità delle nazioni si eregge su accordi internazionali firmati secondo protocolli interinali. Quando crollò il patto di Varsavia. Quando fu legale l'aborto. ''Ho visto tutto e cosa so'' animali armati, l'ho baciata sulla bocca,
la verità l'impunità l'impurità. Crolla acqua dal cielo. Tutto ciò che superà la mediocrità è bellezza e quando si sfonda il confine estremo, è l'universo, due eccessi così diversi che fanno da collante. Male di vivere, vivere male. Primeggiare e la paura. Togliere da bere alle streghe, sangue malato, sangue macchiato da unghie e lame, violentando le parole quando sputano il senso. Arthrur Rimbaud smise di scrivere a 25 anni.
''e nave porca nave vai ho freddo e manca poco dai le luci di marsiglia non arrivan mai''.
La malinconia di una città disabitata d'inverno. ''quella voglia di annietarsi e di non darsi e basta basta poesia''.
Ma il cielo empatico di una Berlino ovest è sereno.

Arthur Rimbaud smise di scrivere a 25 anni.
Arthur Rimbaud smise di scrivere a 25 anni.

7 gennaio 2008

''Zenith''

Anno nuovo, rivoluzione. E' cambiata del tutto la mia vita e lentamente sto cambiando in parte anch'io. Tu non ci sei più del tutto e dopo tanto dolore sinceramente adesso la vivo come una liberazione.
Sono stanco di zoppicare su me stesso, adesso è venuto il momento di ripartire veloce di rompere i margini della mia vita. Fingere e attingere forse. Ma non importa.
Anno nuovo vita nuova. Sono pronto e anche abbastanza ottimista.

Buon 2008 a tutti