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4 marzo 2009

"Ma Mere''

isola lieta nascosta, sconosciuti voi, io fuoco di dio fuoco della sua lontananza.
lui parla di maschere io non sono mai nato io ti voglio solo per me soltanto per me.
lui non morirà del nostro amore incestuoso, ma della tua assenza, del tuo essere cagna, tu del coraggio che hai e di quello che non hai avuto.
l'amore vince su tutto, l'amare a volte sembra impossibile la crudele esistenza del bisturi che mischia tutto che mischia lo sperma col sangue.
''per lei il cazzo è acqua fresca''.
l'occhio è altrove l'anima entra nel deserto dove perdo la ragione, il mio dio è una nebulosa di sabbia il mio dio è un oasi il mio dio sono mille occhi puntati sulla schiena mentre fotto.
la tristezza viaggia sul bordo di una piscina come la gioia come dio come le natiche di Ancy, io lo scrivevo sul cuore e non capivo niente di quello che è perdizione, il ferro che non si vede, la libertà e la prigione della perversione, quel ferro sempre presente nelle vene.
madre mia portami con te.
portami ad accecare i bambini a violentare bocche, ad aprire culi con le spranghe, tu che avevi la pelle bianca di cristallo incinta dal tocco lieve della morte mentre mi masturbavo.
io t'insegno l'amore al pianoforte, ''quella dolcezza non smielata quella dolcezza che taglia che taglia e che scotenna'', tu che dei tui gesti hai fatto memoria degli artisti, tu la più troia e la più desiderata insegnami come si cavalca nudi nella foresta per rincorrere la purezza.
Circostanze, coincidenze. Storie vere mai troppo sbagliate contro le tua vita costretta di anima sedentaria.
La violenza che hai subito la violenza che hai dato il tuo corpo dentro la tua gola per sopprimere l'urlo col gemito.
"IO SONO IL SEMPRE IL MAI SONO LA X DELLA FORMULA DELL'AMORE E DELLA NOIA''

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