gioco con le mie forme di pietra
loro che restano sempre uguali fedeli a se stesse
lievito della mia immaginazione
gocce dolci del mio mare
allontano la mia mente da questa realtà
d'afanno d'aria rappresa e di inganno
mentre tu piangi impassibile
cavità malata ingorda d'anime altrui
l'impossibile è quanto leggo nei tuoi occhi
che tu sia spada affilata per mutilare i raggi di questo sole d'ottobre
mentre splendi dentro un me morente
semplifichi la strada e la illumini d'ombre
consumandomi come un pasto raro
come polvere abusata dal vento che ricade sulla terra
in fondo ho ancora posto per i tuoi divini avanzi
ATTENZIONE QUESTO BLOG HA CONTRATTO LA MENINGITE...
SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..
SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..

10 ottobre 2011
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1 commento:
Bello, emozionante... bello!
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