Conto le gocce
una due tre
quattro lune
distorte
appassite
quattro sorelle che si tengono la mano
dipingendo un arcobaleno sano
che sbatte dentro i capillari
l'angoscia dei colori
nelle ciglia innietto virgole
definire gli spazi con certezze
delimitarli
a loro abbandonarmi
come fossero sprazzi di luce
è nella nascita di una alba morta
che muore la notte
è in quello in cui non ho mai creduto
diserto il mio modo di vedere
diserto i miei occhi
che furono accecati dalle fede
diserto nel deserto razionale
il sole e i suoi aghi
ora che non scalda
ora che non brucia
vittima efficace
di una maschera che piace
me stesso non può esistere
in uno specchio solo mio
resta cià che sei
credi in ciò che sai
e non avrai
altro
mai
ATTENZIONE QUESTO BLOG HA CONTRATTO LA MENINGITE...
SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..
SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..

24 aprile 2012
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1 commento:
BELLISSIMA.....SECONDO ME SEI COLLOCATO NELL'EPOCA SBAGLIATA, LE TUE POESIE SONO UNA FUSIONE DI MALINCONIA E FREDDEZZA ...SOGNI INFRANTI E RAZIONALITA' ESTREMA....DOLCEZZA E VIOLENZA...QUESTO E'IL MIO PARERE CHE SARA' SICURAMENTE SUPERFLUO...MA SEI BRAVISSIMO SOPRATUTTO QUANDO USI IL LINGUAGGIO PIU TENERO...BY ANNA
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