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1 dicembre 2007

''Per Giove o diocane o chi per lui''

‘’Ti farai una posizione sottoterra’’ questo è l’augurio il consiglio e l’esempio di lungimiranza di una delle persone che mi conosce di più e che mi vuole più bene, ti ringrazio S.
S. sarebbe la mia migliore amica e almeno qui non ci piove (S. sta per Sabrina devo scrivere S. perché credo che gli dia fastidio essere nominata comunque se volete delle informazioni private su di lei scrivetemi pure [no perditempo offresi pulizia e discrezione]). Ti voglio bene scema.
E in questo fine settimana ci si è messo pure il papa a rompere i coglioni con le sue stronzate sul marxismo e l'ateismo. E' vero hai ragione caro Benedetto I sono felice che ci sia la santa chiesa che ci libera dal male e c'è un diocane che ci salva.
Grazie giuro che domenica mattina rapino una banca poi vengo alla messa e faccio un'offerta. Così sei contento, così magari mi confesso pure e sopratutto ritrovo la fede.
Menomale che c'è ancora la musica che mi emoziona.
Venerdi notte a Bologna per vedere il sempre più mitico e geniale Vasco alias le luci della centrale elettrica.
Il vero Vasco nazionale e non quel maiale di Rossi.
Concerto bellissimo. Non c’è altro da dire. I pezzi nuovi che ho sentito mi stroncano le gambe e mi infiammano i piedi per i colpi che tiravo su uno scalino di ferro dalla rabbia.
Il problema è che non so con che coraggio guardare ‘’il cielo malconcio di Chernobyl da qui esprimere desideri’’.
E il tuo fottuto navigatore satellitare che mi è sempre stato sul cazzo.
‘’Fra 100 metri gira a destra’’praticamente non sa dire altro. Mai una volta che ti abbia riportato da me.
Giuro che se un giorno ti rifarò un regalo ti compro un navigatore satelittare con l'attacco usb per il cuore. Così mi ritrovi sempre.
E ''farò rifare l'asfalto per quando tornerai'' sperando che prima tu ti sloghi bene polsi e caviglie scivolando magari sui miei polmoni biodegradabili che si trovano su tutte le strade e le piazze del centro italia. Che forse fumo un pò troppo. Che forse respiro un pò troppo poco.
E quella ragazza fuori dall'estragon con ''i capelli che sono fili scoperti'', quella ragazza che fumava come non avevo mai visto nessuno che parlava ai cespugli, spero di rincontrarla. Che magari poi mi innamoro e risolvo tutto.
E mi libero dal veleno.
Spero guardiate un gran bel film. Spero che non vi fermiate solo li.
Spero che i toast siano buoni anzi buonissimi.
Spero che il tuo divano riconosca che non sono io e si rivolti ed inizi una rivoluzione contro di voi ed inizi ad arruolare fotografie, pelusche, il tuo letto e tutte le coperte che abbiamo sporcato, gli specchi del tuo bagno, la bilancia dove mi pesavo, tutti i miei regali e tutti i cd che parlano di noi per costituire un esercito invincibile, ''un esercito del sert'' che vi sconfigga.
E adesso esco ''come Mastroianni anni fa'' esco e vado al bar ''dalla lotta armata al bar'' che fra 100 metri giro a destra come vuole il tuo navigatore del cazzo e menomale che stasera piove così almeno la pioggia mi annacqua le molte bevute che farò. ''Bevi stai su'' come dice Cesare Basile in Closet Meraviglia.
Nei nostri abbracci le nostre parole come aperitivo, ''Cerca di star bene''; ''Anche te, fottiti''.
E mi raccomando magari anche andando a fare in culo o nel fondo schiena per non essere troppo volgari cerca di ritrovare te stessa e stai tranquilla che fra 100 metri giri a destra come vuole il tuo navigatore o i tuoi satelliti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"the love you take is equal to the love you make"...credo che avrei da discutere con john lennon.
saz