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SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..


25 gennaio 2008

Delucidazioni (risposta a Echoes 1984)

''Le parole sono solo convenzioni. Le etichette loro figlie; siamo esattamente ciò che non diciamo di essere. La mediocrità è un limbo di parole e di involuzione per alcuni; per altri lo stato naturale oltre il quale c'è il buio. Crescere è come amare: non si dice, si fa. Non si cresce per imposizione: per quanto fertilizzante posssa buttare sulla tua piantina, se non ha radici è inutile.Tutti possono insegnare qualcosa, tutti. Si può imparare a non perseguire un cammino sbagliato per noi, si può imparare da un maestro. Certo è che tutti abbiamo da imparare, sempre, anche da in apparenza non ha proprio nulla da dare; soprattuto chi dice di non dover imparare nulla da niente e nessuno, se non da se stesso.Echoes1984''

Premetto, io non ho la presunzione di essere giusto, anzi probabilmente sono la peggior persona e la più sbagliata, so però quando mi sento giusto o sbagliato di fronte alla mia essenza, alla mia interiorità. Sono un soggettivista scrivo per le mie esperienze e per quello che sono.

''Le parole sono solo convenzioni...'' certamente, sono armi, possono ferire, possono colpire, possono essere inutili, tutto è convenzione, tutto ciò che passa, che viene filtrato, dalle camere celebrali è convenzione.
Ma se riusciamo perlomeno ad assottigliare la soglia razionale se riusciamo a sentirle le parole se le VOMITIAMO dall'anima acquistano un forza, un peso e una verità enorme.
La legge dell'inverso (e avrò rotto anche i coglioni con queste pseudo-filosofate da paranoico impazzito che sono sputate fuori da quello che c'è o che non c'è dentro di me), le parole assumono maggior potere di verità se la ragione diminuisce e l'anima cresce. Anima e ragione a parer mio sono inversamente proporzionali.
''Siamo esattemente ciò che non diciamo di essere..'' ecco qui parte la bestemmia porca troia della madonna (con rispetto per gli antichi fasti della città di Troia)..
Dipende dalla verità che uno ha e che una tira fuori mentre cerca di descrivere il suo essere..

IO SO CHI SONO STATO, SO COSA HO SENTITO, SO QUANTO MI SONO COMPORTATO
IO SO CHI SONO, A VOLTE SO SENTIRMI, A VOLTE SONO VUOTO, SO QUANTO MI COMPORTO
IO NON SO CHI SARO', NON SO COSA SENTIRO', NON SO QUANTO MI COMPORTERO'

Rispetto le persone mediocri ma non le stimo. Mediocri ovviamente secondo il mio punto di vista o di svista. Comunque mio comunque sincero.

Per persone mediocri intendo chi sembra un simil computer, chi si ferma alla propria comodità, chi non sa neanche cosa vuol dire essere veri con se stessi.
Quando sono vuoto e quando sento che mi tradisco mi considero mediocre anch'io.

''Crescere è come amare non si dice si fa..''
L'amore che ho vissuto io era condivisione totale e in libertà anarchica di quello che ero. Non avevo un modo d'amare se non essere me stesso con chi era se stessa.
E per tutto quello che mi ha dato e che mi ha tolto considero tutt'ora quella forma d'amore, la più bella in assoluto.
Si cresce anche per imposizioni. Sia interiori che esteriori. Sicuramente non è il miglior modo. Chi non ha radici non può nascere!

Tutti possono insegnare qualcosa è vero! Possono insegnarci i più svariati modi di comportarci le più svariate tecniche...
Sono le emozioni, i gesti, le parole, le idee e i pensieri che nascono da scambi con altre persone che casomai ci insegnano e ci fanno crescere.

Crescere nella nostra verità e natura credo però che spetti solo a noi.
Come è possibile che qualcuno ci insegni a sentire? com'è possibile che qualcuno ci insegni ad avere un'anima?
com'è possibile che qualcuno ci insegni a credere in alcuni valori che non sentiamo nostri?

tutti possono metterci a conoscenza di quello che sono e della loro esperienza...ma non si insegna una cosa che non può essere recepita...e tutti non recepiscono le stesse cose.

Io in moltissimi campi (e mi scappa anche da ridere dicendo campi perchè nell'attesa di un lavoro faccio anche il contadino o floricoltore o coadiuavante agricolo) ho da imparare da tutti, posso essere arricchito da tutti, ma esiste qualcuno che mi possa ''far imparare'' la mia anima...
La poesia, la filosofia, la musica, la letteratura, l'arte gli scambi forti, svegliano ma se certe cose non sono già vive dentro di te come fanno ad essere svegliate?

Mi appassionano moltissimo queste conversazioni prego alle tre o quattro anime disgraziate che leggono questo fottutissimo blog di lasciare un commento se ne hanno voglia..(va benissimo anche un fatti fottere o un chiudi questo blog di merda) e poi magari possiamo anche aprire un forum..un forum paranoico se vi va...lo possiamo chiamare ''quando per ammazare il tempo ci sconvolgevamo'' oppure condanniamo a morte quell'idiota e gran pezzo di coglione di territori della follia in arte Simone.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo che hai conosciuto i miei amici.Mi piace come ti affronti,mi piace come affronti,mi piace sapere che qualsiasi cosa si possa pensare c'è ancora qualcuno interessato a parlarne.A volte mi sembra di essere coinvolta in sincero colloquio con un'eco che non dà epifanie o assenze di solitudini.Mi tiro fuori dalle scatole bianche e lucide in cui mi vogliono impacchettare.E infatti,non riuscendo a categorizzarmi,ci si prova alla meglio.E' pazza-definizione filmica che fa tanto Che fine ha fatto Baby Jane?-.E' esaurita-'800 caro agli intellettuali-.E' sensibile.E' manipolatrice.E' creativa.E' arrogante.E' E' E'.Denigrandomi mi celebrano,celebrandomi,mi denigrano.Io dico io sono io sono io sono.Non importa cosa,almeno ci provo.Sigarette,sigarette,sigarette,posacenere pieno,sguardo vuoto troppo spesso di interesse.Ché se l'interesse deve corrispondere a cio' che è bene-cazzo,l'impersonale italianistico che mi fa diventare iena e signora dell'arroganza-,non mi importa nulla.Sono quasi affogata nell'acqua salata.Chissà se avrò mai più sete senza sentire l'anomia di richiamo.

territori della follia ha detto...

sigarette..ti seguo sono tra le 20 e le 25 al dì..sigarette come le nostre malattie di essere davvero, più ne abbiamo bisogno più fanno male..

Anonimo ha detto...

Imparerò a non sottintendere più nulla.
1)Premetto che il mio commento di poche righe, dall'alto della mia ignoraza (che non è un vanto, ma una semplice condizione), non voleva essere né indirizzato a te, né a nessuna persona nello specifico. Mi riferivo a quella generalità seduta su un piedistallo che afferma di essere Dio, senza accorgersi di quanto sia fragile quel cristallo che li sorrege in un unico punto;
2)le parole sono solo convenzioni: io e te parliamo in maniera diversa. La tua ricerca di una mia definizione di "istinto", per fare un esempio mediocre e banale, mi ha indotto a spiegare la valenza che dò alle parole, alle definizioni. Perciò, se tu mi domandi "cos'è per te l'istinto?", massimo che posso fare è agire di istinto; non parlarne. Perché non ne sono capace. Perché preferisco non farlo. Perché l'istinto, per me, non è una parola. Perché è un'azione, un'emozione;
3)"siamo esattamente ciò che non diciamo di essere": la tua percezione di te stesso è fuori dubbio giusta. Sai quando menti, sai quando vivi, sai tutto. Ma allora leggendo il tuo blog o ascoltando ciò che trasmetti io imparerò a conoscerti alla perfezione. Quindi tu VOMITI tutto te stesso. Onestamente non lo credo. La mia frase era solo un'osservazione per dire una banalità estremamente personale: nessuno potrà mai conoscere qualcun altro nel suo profondo, nel suo intimo, soprattutto attraverso le proprie parole. Perché alcune cose non possono essere sputtanate attraverso la parola. ''Siamo esattemente ciò che non diciamo di essere..''= non si dice mai tutto di noi, non si può farlo ed è giusto così; in generale, non singolarmente;
4)tutti possono insegnarci qualcosa: non parlavo di professori di emozioni; mi hai detto che consoci persone che organizzano su un'agenda la propria settimana. Queste ti sucitano qualche snesazione? Pietà, invidia (ne dubito... è provocatoria), allegria, solarità, pena, schifo, orrore? Allora ti hanno insegnato qualcosa senza volerlo. Allora hai imparato qualcosa senza che loro volessero insegnarti nulla. Le emozioni nascono in te, da una sorgente che può essere anche disdicevole. Ma è attraverso esse che vivi, cresci e maturi. E cresci in conseguenza e risposta alle imposizioni ricevute. Un mondo senza imposizioni non sarebbe mondo, ma spazio infinito senza tempo, senza dimensioni, senza parole.
Spero di aver delucidato le tue delucidazioni al mio commento.
Ulteriore chiarimento. Quando scrivo lo faccio in prima persona, riferendomi a ciò che in quel momento sento. Mi influenza tutto quello che ho intorno. Amici, non amici, persone care, oltre a ciò che leggo. Quindi mi riferisco ad una generalità di eventi, persone e situazioni. Mai ad una specifica persona. Non mi permetto di giudicare nessuno, così come nessuno può permettersi di farlo con me.

Echoes1984

territori della follia ha detto...

non sono così permaloso ma mi piace esaltare il potere della provocazione...è ovvio ci vuole un contatto totale tra persone per conoscersi davvero non si può dire tutto con le parole, però possono essere più o meno sincere e io so quando le mie lo sono...ma essendo fondamentalmente un tormentato e un ossessionato per natura, essendo uscito da un mondo di condivisione e verità assolute e non volendo rinunciare alla verità stessa mi appello a loro..
cerco di dominarle cerco di scoparle di fargli sputare un senso che non hanno di fonderle con le mie emozioni e i miei pensieri..dimenticandomi troppo spesso che le parole sono solo delle puttane..che ti scopano e non si fanno scopare...guarda per esempio noi in molti casi diciamo la stessa cosa eppure ci siamo arrivati solo ora a capirlo...

Anonimo ha detto...

Le incomprensioni servono per crescere.
Echoes1984

Anonimo ha detto...

Spesso le incomprensioni non nascono per caso, ma da menti distorte incapaci di specchiarsi nelle verità più elementari. Dopo tutto la vita si riduce, per molti, al solo scopo riproduttivo. Ti fà rabbia? guardati intorno, magari ti siede accanto.

Endlessdeep.

Anonimo ha detto...

Guardo sempre intorno. L'ho fatto e ho visto fango al posto di luce. La stessa visione paradisiaca che spetta a chi è talmente presuntuoso da chiamarsi forte.

Echoes

territori della follia ha detto...

le incomprensioni non sempre sono divergenze..molte volte nascono dalla voglia e dal bisogno di condivisione...Endlessdeep ti senti così perfetto...bene buon per te ma non ti invidio affatto...la vera forza credo sia nell'affrontare la vita col proprio cristallo anche col rischio che si rompa e nel mettersi sempre in discussione...chi non lo fa e si fossilizza sulle proprie convinzioni a parer mio non vede più in la del proprio naso...