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23 gennaio 2008

''E si fermavano i tram per deridermi''

Come fermarsi per farsi deridere dai casellanti. Come fermarsi perchè la tua macchina si è fermata al casello e non parte più. Come pagare vedere la sbarra alzata e non potersi muovere. Come spingere l'auto per duecento metri e non avere più fiato. Come i concerti di vasco. Ovviamente vasco brondi alias le luci della centrale elettrica. E ci tengo a dirlo.. Come l'ironia e l'infinità di vasco. Come il suo sistema di amplificazione che funziona a rate. Canzoni con la meningite per anime di criptonite. La bellezza della nuova versione di ''dai garage a milano nord''. E poi ancora ''fuori dai finestrini sporgersi le braccia e le lamiere storcersi e poi dirmi guarda come siamo friabili''. Come uccidere una biro. Come il velo sui tuoi occhi nei nostri incroci di sguardi interrotti. Come la dolcezza e la bellezza di Justine che mi dice che andrà tutto bene, che mi dice che sono speciale, come le sue mani bianchissime con le dita sottili e affusolate che stracciano il foglietto che violentavo con la biro. Come scherzare con vasco sulla sua pancia che cresce bevuta dopo bevuta, concerto dopo concerto. La pancia come la malattia. Come per sbaglio e per gioco trovarsi a fare il distributore di carta igenica nel bagno delle donne ricevendo consensi all'unanimità. Come notare un paio di scarpe rosse e vedere l'olanda. Come lo splendido posto che è l'Arteria. Come la meravigliosa atmosfera di certe cene a Bologna bagnate dal cabernet sauvignon ''colli d'imola'' DOC. Come passeggiare a Bologna leggendo altri libertini di tondelli. Come l'umidità incredibile che sembra una rete fitta di micro proiettili. Come comprare due libri bellissimi spendendo quindici euro. Come perdersi in una libreria e ritrovarsi nei libri. Come farsi invidiare dalle ciminiere per quanto fumo. ''Per arrenderti per accenderti le sigarette con i fulmini''.
Come rompere i finestrini a una persona.
'' e si fermavano i tram per deridermi ''
'' e si fermavano i tram per deridermi ''
E io rido di loro delle loro anime zoppe, rido volgare, della loro incompiutezza e dei loro binari.
E forse anche tutto questo è un po' di quello che non c'è.
Poi entro in casa, sono le due passate fumo l'ennesima sigaretta, penso nervosamente, sensazioni e pensieri positivi e vado in camera mia ed inizio il solito rituale.
''Sono vecchio, sono passato, sono irreale, sono fuori tempo, sono goffo, sono un fantasma, sono un illuso e sto per venire '', ''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
''cosa mi può più interessare''.
Esplosione, vita e morte. Poi il sonno a placare tutto aspettando di nuovo godot aspettando di nuovo il mattino.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Anime zoppe, incompiute. Vite zoppe, incompiute. Ha importanza? Fino alla sua fine nulla può essere terminato. A quanti sembriamo paranoici, schizofrenici senza esserlo? Guardare la completezza credo significhi essere giunti ad un punto di arrivo.

Anonimo ha detto...

Non mi conosci
non mi conosci più
perchè nemmeno io riesco a farlo.
Continuiamo a spararci che
prima o poi scoppierà il cuore di qualcuno e spero tanto sarà il mio.

territori della follia ha detto...

caro anonimo numero uno

per prima cosa mi complimento per l'intervento a me piace molto il confronto e cercherò di essere esauriente in questa risposta.

Premetto per me l'oggettività ha valore zero e dico valore zero per usare un eufemismo

Anime zoppe incompiute come vite zoppe incompiute..
si, perchè per la mia esperienza di vita le persone non sono tutte uguali c'è chi sembra un simil computer, chi si ferma alla propria comodità chi si accontenta,
chi non sa neanche cosa vuol dire essere veri con se stessi.
Secondo me queste cose sono sinonimo di incompiutezza.

Fino alla sua fine nulla può essere terminato...
Credo sia vero in parte, credo che non esista un unicità vera e propria della vita ma tante vite racchiusa in una.
Credo che una sorta di completezza si raggiunga nella verità e nell'essere chi si è davvero senza tradirsi.

Guardare la completezza...
Non è detto che debba aspettare un punto d'arrivo non è detto che esista un punto d'arrivo, essere completi per come siamo poi è sinonimo di verità e la verità è mutevole...

A quanti sembriamo paranoici...
Probabilmente per molti lo siamo...

territori della follia ha detto...

caro anonimo numero due

Io non sparo a nessuno e credo neanche tu lo faccia.
Credo che l'importate sia non tradirsi, cosa importa conoscersi..
La verità è mutevole..

territori della follia ha detto...

Zoe chiunque tu sia ti ringrazio..commenta pure quel che vuoi mi fai un piacere enorme..

Dio comunque mi sembra un pò troppo(poco?)..
Credo che a son di dare da mangiare al mio ego prima o poi finirà col divorarsi anche me..

Anonimo ha detto...

L'anonimo numero è Echoes1984, avevo dimenticato di scriverlo.
Credo che la completezza sia nel mutamento: quando cessa viene in agguato l'incompletezza da te descritta.

Anonimo ha detto...

L'anonimo numero 1 è Echoes1984, maledetta sia la fretta!

Anonimo ha detto...

I miei occhi spenti come una batteria a terra.
L'immagine di noi che da un pò ci siamo trasferiti a Chernobyl.

anonimo2