ATTENZIONE QUESTO BLOG HA CONTRATTO LA MENINGITE...

SE SIETE PERSONE SOGGETTE A FACILI TURBAMENTI TUTELATEVI NON LEGGETE..


29 febbraio 2008

Atmosfera bisestile

Mentre ti dico che le lacrime sono frammenti d'anima. Scorre e scivola via dal nero umido della notte la mia auto di fantasia.
Che vivo a rate. Ma vivo.
E tu che mi chiedi se il brillare della lacrime proiettato in uno specchio fa più paura.
Fragilità e forza. Rispondo io. La debolezza è nascondersi.
Che ormai non c'è più scampo. L'anima l'abbiamo giocata alla snai. Nella scomessa perpetua.
Che in fondo non eravamo adatti a vivere negli outlet.
Che abbiamo un valotre troppo elevato per essere venduti. Per essere comprati. Per svendersi. Che un pò di morte è nell'aria e la respiriamo
Che un pò di morte è dentro di noi e la sputiamo fuori.
E stasera la verità mi ha invitato ancora a cena.
La cameriera porta come al solito lo stesso cibo. La mia vita.
La divoriamo.
Che poi mi presentano Giuda ed io come al solito non ho la minima intenzione di conoscerlo.
Capirsi per non tradirsi.
Che poi ordino il terzo occhio per vedere oltre per vedere ancora quello che non può essere visto ma mi dicono che posso aspettare.
Che quest'anno è bisestile e non cambio rotta nè stile.
Che ho ancora fiato da correre e camminare a piedi nudi sugli scorpioni.
Veleno, contaminazione, energia.
Come uscire dall'orizzonte nell'alba.
Che a volte perdo il tiranno dentro di me.
Che poi lo ritrovo pieno di vita. Che mi regala ancora luce, oblio, sogni ed incubi
Che negli alti e i bassi emozionali sono sempre stato. LIBERO.
Che nelle camere a gas di vuoto non mi salvano le mani.
Che la guerra non è finita e Dio non è morto.
Che il mio mitra sono le parole.
''Il mio mitra è il contrabbasso che ti spara sulla faccia ciò che penso della vita''.
Come il portatile che è la porta.
Come uscire da quatto mura alle tre del primo mattino
Che delle tua voce non mi scorderò mai il modo in cui hai detto ''luna rossa''.
Come uscire di casa per sentirti meglio per rendere la tua voce tangibile.
Sull'autostrada speciale. Sull'autostrada dell'assurdo.
Che ''c'è un oceano tra il dire e il fare ma l'attesa mi piace da morire''.

Anche se forse non c'è niente da attendere.
E giochiamo in questo gioco.
Ed il gioco gioca con noi.

Che ''sei il colore che non ho e che vorrei essere io ma se ti rende libera ti regalo il mio''.

24 febbraio 2008

Ali d'oblio

In un giorno indefinito di una stagione irregolare in un'alba magnifica celebrata da un paesaggio paradisiaco dove il mare è vegliato dai monti, incontrai la poesia.
Mi accolse sulle sue ginocchia mi fissò con occhi immensi, era bellissima nella sua sublime nudità non avevo mai visto tanto splendore.
Mi avvolse in un abbraccio magico in una dolcezza tenera che nessuna amante saprà mai dare al proprio amato e nessuna madre saprà mai dare al proprio figlio.
Immerso nella sua infinità, nella sua luce, stretto al suo seno e nutrito col suo latte.
Mi fece bello. Di una bellezza rara. Di una bellezza unica.
Terminata l'alba mi guardò ancora negli occhi e se ne andò senza dire niente, se ne andò via.
Sedotto ed immobile, strabiliato ed illuminato rimasi fermo a contemplare e celebrare dentro di me ciò che mi era accaduto.
Come quando quello che non c'è si sbarazza del suo non esistere.
In quell'unico incontro mi aveva reso dipendente, affascinato e rapito non potevo più vivere senza di lei.
Tornai più volte in quel posto ma non la trovai più, il tempo lento scorse nel panico della sua assenza, passarono giorni mesi anni ma di lei nessuna traccia, mi aveva cullato nell'abbraccio del battesimo e dell'abbandono, mi aveva lasciato solo, in pasto al mondo, alla sua violenza alla sua ferocia, in pasto ad un nuovo me stesso affamato e vitale.
Lasciato solo a consolarmi gli occhi con lacrime di lava, a perdere sangue dal cuore, a tormentarmi il sonno, a spalancarmi dentro il sentiero per un infinito universo di dolore.
Nelle costrizioni sociali, nelle maschere e nei vestiti civili.
Violentato da tale assenza il mio amore pian piano cadde nel petrolio e si consumò nella sua tossicità e nelle fiamme nere dell'odio.
E la cercai con gli occhi neri, e la cercai vagando per il mondo, e la trovai in un paese lontano seduta su uno scoglio, ingioiellata e magnifica di sfarzo e calore barocco.
Stentai nel vederla così diversa da come la ricordavo. Nel vederla imbellettata e appesantita da doni e tesori a lei regalati.
Le corsi incontro nella verità di una gioia vestita d'irreale, le strappai i capelli la sfigurai distorcendone i lineamenti con lame nate dalle mie ferite. La scopai con violenza come acciaio e ghiaccio, la scopai come se fosse me.
Le usai violenza. Mi usai violenza.
Infierendo sul suo corpo delicato, arreso alle torture dal mio essere torturato.
In tale violenza ho trovato il decesso dell'eccesso. Il consumarsi.
Ho trovato la dolce quiete dell'inizio e il desiderio nuovo di nuova luce e neve nuova.
Il desiderio di pulito.
Intaccato.
Non posso non ascoltare la voce viscerale che mi sussuara e mi sporca il cuore.
L'amore del perduto.
Ma non posso non sentire ciò che è vivo e naturale.
Mi sono sentito vivo quando, scempiata nella sua bellezza, con occhi gonfi del mio dolore mi implorò di ucciderla ed io in totale illucidità e calore di freddezza la lasciai vivere nell'impossibilità della sua stessa bellezza, rendendola nuova, rendendola luce obliata di un nuovo firmamento senza stelle.

20 febbraio 2008

''Usami o muori''

Mentre non voli via con la bora
Mentre il mio boa ti stringe
Mentre il frutto proibito ti divora.
Farti del male forte
Farti ubriacare
Svestirti dalla morte
Farti drogare
Annusare la tua dipendenza
Trovarti nuda mi fa sentir vivo
Tagliare la tua resistenza
Spogliarti mi fa sentir vivo

''USA L'AMORE CHE SU DI TE MUORE''
''USA IL SAPORE CHE SU DI TE MUORE''
''BIANCO E' IL MIO DIO CIò CHE E' MIO E' TUO''
''USAMI O MUORI''
''USAMI O MUORI''

La vita non si scrive ma si vive

''Con questa scusa del cazzo che tu cammini e io volo''.
Come la verità dell'attuale mediocrità.
Come fare un giro di notte su diversi blog e leggere sempre dolore.
Come le figure di merda.
Come i commenti fuori luogo che faccio su blog altrui.
Per usare un eufemismo.
Come piangere.
Come i brutti ricordi che emergono. Che fanno male. Che fanno rabbia.
Come vivere.
Come morire.
Per usare un eufemismo.

Come vedere che chi scoppia di soldi vince 4190 euro alla snai.
Come il mio sistema da dodici partite.
Come prenderne undici e sbagliarne una.
Che con la snai non ci azzecco mai.
Almeno per ora.
''Voi borghesi non capirete mai cos'è la poverta''.
Come chi è all'equatore non capirà mai il freddo dei miei 14 gradi tra 4 mura.
Quanto è difficile il non amore.
Quanto sembra disperatamente difficile il non amore.
Come aggrapparsi con tutta la forza alla vita e vedere che è tutto vano. Tutto inutile.
Perchè la vita c'è, la vitalità anche ma manca dove farla esplodere e lentamente si perde.
Perchè le emozioni non si comprano.
Come essere stanchi, stanchi, stanchi di sentire. Perchè non c'è niente che ti faccia sentire.
Come vedere gli altri per cui tutto è facile.
Tranquilli. Violentemente tranquilli.
Come quando sono fuori tempo e fuori dalla realtà.
Come finire su youporn.
Il porno dove muore tutto.
Nella mediocrità dell'oceano di gomma.
Nel vuoto dell'oceano di gomma.
Come non innamorarsi più di niente.
''usa l'amore che su di te muore''
''usa il sapore che su di te muore''

Come rendersi conto che del passato non ti manca quasi niente.
Come scoprire che quello che manca del passato è il come ti sentivi.

Che forse è tutto.
Come scoprire dentro di se una freddezza orribile.
Come essere un coglione e vedere la vita che scorre via e non saperla afferrare.
Non adattarsi.
Non saperla prendere
Come chiedersi come starà tuo fratello.
Che è morto senza vedere la luce.
Che avverti nel sonno. Che vedi nei sogni.
Incubi.

Come il tuo compleanno che si avvicina come un mostro inquietante.
Come desiderare sempre e solo amore.
Desiderare di innamorarsi perdutamente.
Come non innamorarsi più di niente.
Come quel dolore nell'esistere che non hai mai chiesto a nessuno.
Che non hai mai invidiato a nessuno.
Che vorresti estirpare, cacciare.
Come l'arte che a volte ti accende e ti da tutto.
Come l'arte che a volte ti spengne e ti divora tutto.
Come l'empatia che va via.
Come l'apatia.
Che poi non esistono i distributori d'emozioni.
Che poi non esistono i distributori d'emozioni.
Che poi sembra tutto uguale.
Che poi sembra tutto uguale.
E hai fame, troppa fame.
Come appellarsi alla speranza perchè senza non esisti.
Mentre sei in decomposizione.
Mentre sei stanco.
E vorresti cambiare tutto e non puoi e non ce la fai e lentamente forse un pò ti spegni.
Setacciare e restare nel proprio mondo per riaccendersi.
L'errore di questa costrizione.
E quanto sei orgoglioso di te adesso?
Che non hai progetti?
Che non hai amore?
Che non hai ambizione?
Quanto ti sarai riconoscente domani per essere o essere stato umano.
Dove andrai?
E quanto sei orgoglioso adesso della terra fertile che con cura hai bruciato?
Quanto?
Rimbaud smise di scrivere a 25 anni.
''Avrò membra d'acciaio, sarò ozioso, diventerò ricco e mi salverò''.
Smise perchè aveva già detto tutto.
Smise perchè il mondo non si cambia.
Che forse non c'è nient'altro da dire.
Che forse davvero è stato detto tutto.

Come non sapere se fumi le sigarette o le sigarette fumano te.

Quante sigarette spegnerai ancora nel cervello?
Quando cambierai posacenere?

Che forse non puoi.
Che forse non ti riesce.

16 febbraio 2008

La bellezza

Scardinare il volgare, scardinare l'ipocrisia. Penso alla bellezza e al suo concetto oggettivo.
Luce, dolcezza, purezza, splendore, candore e calore.
Ma cercare la bellezza in un modo di ricerca nella verità mi ha portato a rompere questo confine.
La bellezza la vitalità non è solo in quella parte.
Molti possono leggere le parole di questo blog come vomitevoli come una ricerca quasi forzata dell'oscurità e della violenza. Una sorta di cantico della tenebre.
Forse.
O forse no?
Cosa celano queste parole. Dove voglio arrivare?

Mi sono divertito a fare un piccolo esperimento. Vedendo un alimento ammuffito l'ho diviso in due parti uguali. Volendo cercare la bellezza di quell'alimento una parte l'ho ripulita l'ho asciugata e l'altra invece non l'ho toccata minimante.
Dov'è la bellezza secondo voi?
Nella marciscenza o nell'intervento artificiale di pulizia di eliminazione dell'orrendo.
Molte volte ciò che è all'apparenza vomitevole contiene una spinta naturale di vita enorme.
La marciscenza è vitalità è un processo naturale.
L'altro è un intevento meccanico è solo parte della verità, è voler vedere solo ciò che piace ripudiando il resto.
Attenzione!!
Miniamo il concetto di bellezza. Cerchiamo ovunque la vitalità. Le cose invisibili esistono solo se riusciamo a scoprire
veramente cosa cela ogni stato d'animo imposto solo dalla nostra natura in tutti i suoi processi.
La bellezza è inscindibile dalla natura è dalla vitalità. Questo è l'assolutismo della bellezza.
Altrimenti distaccandosi dalla natura perde di senso e muta in estetica.

14 febbraio 2008

La cocaina porta a sposarsi?

Che tutti stiamo cambiando, ognuno di noi aumenta la dose, e cresce in qualche modo. Che se non ti lasci trascinare dalla droga, se ti neghi, poi muori.
Incubi, sogni, fatti frammentati e interpretati. Per cercarsi ancora un pò, per capirsi, per aprirsi.
Per correre camminare volare e precipitare fino a prendere la laruea e poi guardarsi indietro.
Fino a prendere la laurea e poi lavorare.
Per farsi assumere pagare i contributi ricevere lo stipendio per poi avere la liquidazione e la pensione. Anima via.
Per lavorare in nero. Operaio da decesso, imprenditore di insuccesso. Anima viva.
Come i panelli solari come l'energia pulita, fotovoltaico, attingere dal sole buono.
Oppure essere un sole instabile minato dal buio con un occhio solo.
Perchè senti o perchè ti sei smarrito perchè ti sei perduto o perchè sei arrivato?
Considerazioni sulla polvere bianca, polvere sugli occhi e sul cuore. Quando vivi e all'improvviso il battito cardiaco rallenta. Che forse è il caso di preoccuparsi ma ormai non puoi più fermarti.
Come può la dipendenza portare all'astinenza?
Che forse non c'è più coraggio?
Che forse diventi troppo saggio?
Sono ancora nell'assuefazione. Fuggire dal regno razionale.
Che ogni patologia è la chiave per la vita e la porta della morte.
Per poi rinascere di un nuovo parto doloroso.
Di un nuovo parto pericoloso. Quanto durerà il meccanismo mi chiedo.
Ma non possiamo spegnerci. Non possiamo.
Che all'improvviso sei nuda anima mia e forse sai che il treno che prendi porta ad Auschwitz.
Farsi incenerire, farsi uccidere dal gas.
Rinascere come sapone innocuo pulito e inerme.
Ma forse il treno non porta ad Auschwitz, forse i binari non finiscono mai.
Forse i binari portano alla gioia.
L'importante è salire.
Anche tremando.
L'importante è salire.
''Andiamo ad assaltare i cieli''.
Andiamo a vivere nell'inferno.
Andiamo a farci sconfiggere.
Andiamo a vincere.
Ma andiamo veramente a vivere.

11 febbraio 2008

''Caos Calmo''

Che forse poi il lunedì mattina ti svegli addormentato. Dentro. Come dissolversi durante la notte. Anima in decomposizione sfinita e muta ti odio per tutte le volte che mi hai tolto la vita per tutte le volte che mi hai tolto da bere per il bisogno di vita per sete.
Ti odio perchè ti amo.

Come poi farsi le analisi del sangue. Manca giuda mi dici poi saresti perfetto.
E sai che ho ''le labbra sul vuoto la chitarra nel vuoto il mio cazzo inutile''.
Prescriversi universi lividi. Prescriversi universi impossibili.
Sognare di rivoluzionare. Sognare.
Poi specchiarsi nelle provette. Rh positivo in pasto all'asfalto.

Reversibilità. Tornare ad essere normali.
Anormalmente. ''Comprare della seta rossa al mio male con la quale farlo stare zitto''.
Che poi invece urla, grida sugli strapiombi e io riesco a sentirmi.
''Bisogna esser realisti, pretender l'impossibile'' mi dici.
Ed hai ragione. Che però quando ti senti ali vive ed enormi e provi a volare si spaccano si rompono nelle minuscole dimensioni di un cielo fragile e precipiti nel vuoto.
Come sognare di festeggiare il compleanno su una sedia elettrica.
Mancanza di scosse. Mancanza di emozioni.
Come il passato che è svanito. Non ti sento. Non esisti. Non ti sento più.
Come sperar di provar qualcosa immediatamente, che sia dolore che sia gioia.
L'odio per le carceri fredde. Rinchiuso nel vuoto in un ''caos calmo''.
Ma voglio la guerra, la guerra lampo e poi bombe atomiche e massacri di sentimenti civili, che un giorno ucciderò anche la morte un giorno aprirò ancora le porte.
Invisibile, impossibile ma indispensabile.
''Bisogna esser realisti, pretender l'impossibile'' mi dici. Ed hai ragione.

10 febbraio 2008

Amore immaginario

Mi piacerebbe
Essere dentro di te
Condividere i sensi
Essere l’unica luce
Della tua personale galleria

E poi tu come il sole
Ed io come il ghiaccio
Che lentamente si scioglie
In particelle vive ed evapora
Fino al cielo oltre le nubi
Per la forza dei tuoi raggi

Quando per passione quando per candore
Quando per odio quando per amore

Nello sciogliersi della neve ti ho visto volare
Nello sciogliersi della neve ti ho visto volare

Quando poi a corte i sudditi
Si ribellarono al re
Quando a corte il menestrello
Creò musica impazzita
E immobilizzò tutti
Tranne lei

Che incastrata in una danza circolare
Si consumò nell’amare
Si consumò il cuore
Svestendosi di abiti e catene
E mostrandosi nuda
Nel suo bianco dolore

In mille urla la udii
Usa usami uccidi ed uccidimi
Divora le mie interiora
E poi muori sazio e avvelenato

Perché il vanto della luce che è il male
Nel vento trova la velocità
Nello sfidare il mare

Usami prendimi
Pretendimi e poi uccidimi
Non sono mai stato libero
Nell’assenza di tormento

Prendimi donati per poi uccidermi
Per aprire quello che non saprà mai nessuno
Per fondersi ed unirsi

Creando un nuovo calore
Creando un nuovo colore

7 febbraio 2008

Edilizia senza fondamenta

La curiosità ti porta ad aprire la porta nel centro di un deserto. Tutto è aridità, tutto è siccità dove rimarrà per sempre la figura di un miraggio. Per poi ribaltare tutto. Tutto al contrario. Sentire in playback per il bisogno di bere.
Bere in playback per il bisogno di sentire.
Come sono le vacanze nei migliori villaggi turistici?
Sono vive le mancanze negli hotel di lusso?
Sopravvivenza nella carenza di prudenza.
‘’chi uccide poi non vuol morire’’ trasmettersi in onde d’ossigeno.
Affondare nel fondo di un mare dove il male è nuotare.
‘’chi uccide poi non vuol morire’’
Come sapere tutto e non poter capire niente.
Nello spostarsi lento dei fili che muovono ciò che era oro e ormai è divenuto solo un oggetto.

Cosa accadrà quando i fili verrano tagliati da mani tanto abili a liberare energia.
Riuscite a vedere? Potete capire?
Quando avrete in testa la morte del re e della regina, quando la borghesia farà spazio alla poesia convogliando nell’energia di un battito che parte dal basso in un punto ben localizzato del vostro stato tutta l’illegalità.
Attentato al regime. Rivoluzione di pensiero che parte dal basso.
Riuscirete a far disertare i commercianti dal mercato degli umori oppure vi comprerete nei centri commerciali, vi venderete per le strade asfaltate nelle piazze e nei terreni edificabili.
Attenzione l’altra via è ancora edilizia ma senza fondamenta.

4 febbraio 2008

RIVOLUZIONE

Come camminare per le strade di febbraio a piedi nudi. Percorsi tortuosi ma che non fanno paura.
Fede viscerale nella malattia come terapia.
Fede che non cede.
Come chiudere gennaio dopo aver fatto l'inventario.
Controllare le rimanenze attive e passive senza truccare il bilancio.
Scaricare l’iva dai sentimenti.
Tutto in chiave emozionale.
Spianerò le Alpi con i miei su e giù con i miei slanci.
Come la scritta PAM bianchissima e circondata da una luminosa linea verde.
PAM per amare me. PAM per amare molto. PAM per anarchia morirei. PAM per arte morirei. PAM per arte mia. PAM per arrendersi mai. PAM per accrescere me.
Come svegliarsi la mattina con in testa sempre la solita parola.
RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE
Come le lacrime nel fondo degli occhi di una persona. Come sentirsi in colpa per averle procurate. Come scoprire i fili come rompere i bicchieri a lavoro invece di servire quello in cui non si crede.
Come l’elettricità della vitalità.
E poi comprare i chewing-gum perché hai fame. Masticarli velocemente per sentirsi vivi.
Come i sogni che escono dai Bunker dopo i bombardamenti di disillusione e diventano pesanti enormi prepotenti VIVI.
Come scrivere non sapendo scrivere ma trasmettere qualcosa. Invadere, occupare, le scaglie della follia nei vostri territori.
Come mettere in download un profondo affetto dai cavi dell'adsl. Come sottoporsi a fisioterapia interiore per farsi curare le microfratture dei miei legamenti interni.
Per toccare le cose per sentirne la vitalità avvertendo sofferenza.
Trasmissioni d'emozioni.
Per poi immergersi nella purezza. Nel candore del latte e nel sapore del miele.
Avere una mitragliatrice di parole e partire per la guerra della spirito. Partire per farsi sconfiggere ma vincere.
Partire perchè ci credi. Perché ti senti
Con qualche molotov preparata con i sogni, l'anarchia, l'arte e l'amore invisibile.
Ordigni rudimentali e fondamentali
Ordigni di passioni.
L'ideale è vivo
L'ideale è illegale.
L'ideale è sangue divino
L'ideale è vitale.
Mondo convenienza che non ci appartieni
Mondo convenienza con i tuoi mobili immobili
Non ci intrappolerai mai l’essenza
Nelle tue carceri barocche e corrotte
Ti scaveremo gli occhi.
Verrai calpestato dai sogni.