Roma sta bruciando, cosa importa se per incendio volontario o per fatalità, questa è la somma cifra che ti chiede la libertà, questo è il mio assilante e sordo urlo che sbatte nelle pareti della mia testa, che gira come un vortice, come un tornado e non spazza via niente di ciò che può farmi male.
Pensa che eravamo tutti troppo giovani e lo siamo ancora o quanto meno
ci piace crederlo, nei nostri strati di
ingenua vanità, il mio sarcasmo maschera il fatto che nella mia intimità io
stia effettivamente tremando, mentre le gambe ferme e distese sul letto mi si
muovono da sole e la luce oscilla velocemente sopra di me, destra, sinistra,
quasi ad ipnotizzarmi mentre crollano crucce e abiti, mentre tutto il mio
armadio comincia a ballare, io ho scorso oltre quegli specchi paradossali gocce
di vita e verità.
Dio quanto brucia la mia saliva quando provo a buttarla giù nella gola,
ho provato a parlare ma non ci sono riuscito, è atroce essere muti per condizione
quando dentro si hanno così tante parole eppure avresti dovuto vedermi, ero una
statua pensante e primi due pensieri che ho avuto, i primi due pensieri, i più
importanti, gli unici, li ho ritrovati al risveglio.
1 commento:
Ciao, io dico cosi
"Quando la terra piange e si ribella....". Dispiace per le vittime, ma quello che l'uomo fa con le sue mane, la terra se lo riprende un giorno o l'altro."
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