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24 marzo 2008

''Che non è inchiostro nero ma sangue che grandina gioia''

Paolo Benvegnù, brividi.
Paolo Benvegnù, brividi.
Unon dei migliori concerti che ho visto.
Che il soffitto della flog mi sembrava scomparso.
Che la musica è aria ed ha bisogno d'aria per riprodursi per vivere.
Che i concerti all'aperto sono meglio di quelli al coperto.
Ma il soffitto stasera davvero non c'era.
E la musica era così forte che rapiva tutto che assorbiva tutto, luoghi posti cemento luci bevute e persone.
E avrei avuto voglia di avere la mia chitarra e salire sul palco.
Di suonare e cantare le mie canzoni
Perchè io non so suonare perchè io non so cantare.
Ma scrivo canzoni.
Che fanno schifo a tutti ma non a me
Che fanno schifo a tutti perchè sono troppo non si sa cosa.
Perchè io ho delle fans.
''Perchè io uso l'Oreal perchè io valgo''.
Mentre nella mia auto si è rovesciata un pò di benzina, così dopo essere un centro commerciale alternativo una discarica senza inceneritore è diventata anche un distributore.
Ma la primavera è arrivata lo stesso.
E le rondini si preparano a fare i nidi sotto i tetti.
E io sono come loro, vivo in affitto nel cielo per poi essere sfrattato dal mutare delle stagioni.
Tutto questo perchè ho bisogno dei colori.
Che il mio ''Charlie fa surf'' e qualcuno rimane sulla spiaggia perchè ha la fobia dell'acqua.
Ma dobbiamo osare, se lo sentiamo. Anche se il mare ''ti culla e poi ti vuole ingoiare''.
Come le bombe di ''Apocalipse now''.
E finalmente ho scelto il lavoro da fare da grande.
Farò il giocatore di superenalotto.
E naturalmente perderò.
O magari vinco.
Così compro un figlio a mio padre.
Così mi compro una barca che non sia di carta e me ne vado a far in culo nel mare
Così vado dove mi pare.
E quel che rimane lo regalo ad un mio amico a patto che si sputtani tutto al poker o alla snai.
Perchè amo chi si rovina. Perchè mi sento meno solo.
Perchè amo le passioni.
Perchè le passioni sono fatte per ardere per bruciare.
Perchè le passioni nascono sul fuoco e vivono nei roghi.
E poi ho scoperto che sono figlio di una scopata e non dell'amore.
ma comunque sono stato portato al mondo da una cicogna morta e non da un trattore.
E non sarò mai un imprenditore agricolo.
Sarò un imprenditore di parole.
Guadagnerò di senso.
E saranno parole ad effetto di un italiano imperfetto.
Di un italiano scorretto.
Di un italiano che sa di follia e di astrologia invasata di filosofia ammaccata di poesia.
E ''porco cristo offenditi'' mentre ti cerco nell'uovo ma non ti trovo.
Comunque mi ritrovo.
Dubbi su certezze e certezze su dubbi.
Domande su risposte e risposte su proposte.
Indecenti come i sogni.
Troppo belli. Troppo vivi.
E un giorno saremo un branco e ci divertiremo e ci sarà un atmosfera magica.
E poi suoneremo.
E saremo felici.
E affonderemo nel dolore.
E saremo fratelli.
E saremo svariati organi che formano un cuore.
Perchè non stiamo solo scappando dalla realtà e il nostro Dio forse è sbagliato ma poi in fondo che ci importa.
E fumeremo sulla benzina.
Senza paura.
Abitando a Woodstock.

Abitando dove più ci piace.
Sulla luna o nel sole.
O su tutte le stelle.

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