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11 marzo 2008

Il cantico del figlio preghiera dell'io

io che son figlio del febbraio impazzito
che son nato in un attimo a cavallo tra la fine e il giorno raro

io che son figlio del gelo e del candore della neve
e di un tiepido sole d'inverno che attende la primavera
e che sogna l'esplosione dell'estate

io che son pesce d'aria senza branchie
incapace di nuotare nel mare del reale
con polmoni enormi e intossicati dal mio stesso respiro

io che son nato nel mese corto
sento di non aver vita lunga
incapace di preservarmi dal mio stesso percorso

io che son figlio di un aborto naturale riuscito male
io che sono il secondogenito posticipo di un errore
che son stato germinato e germogliato in un utero incompiuto

io che son figlio dell'incoscienza e della passione
della giovinezza
io che son figlio cercato ma non voluto

nel profondo in tutta sincerità vi giuro
che non ho mai invidiato i vostri sorrisi
ho soltanto bramato di trovar amore per i miei

trovandolo nella gioia pura
perdendolo nel dolore raro

e son certo che se trovassi le chiavi
della sorgente delle lacrime piangerei

mentre mio fratello mi attende in balia della morte
ed io in tutta la mia disperata e ostinata forza
nell'eterna sfida con la sorte
attendo lui per costringerlo ad una nuova nascita

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